sabato, ottobre 09, 2004

In memoria di Pat Tillman

Nessuno si ricorda più chi era Pat tillman?
Era un campione di football americano, con una laurea con lode in marketing. Dopo l’11 settembre ha rifiutato un contratto da 3,6 milioni di dollari per arruolarsi con il fratello Kevin nei corpi speciali Usa. È stato ucciso in Afghanistan durante una battaglia con i Talebani a 27 anni.




A volte vorrei che nulla fosse mai iniziato, vorrei che nessuno dovesse mai soffrire, invece ogni giorno che passa tutto rimane sempre uguale, a volte anche peggio.

Il peccato originale con il quale ogni persona nasce è quello di non aver deciso né il come né il dove nascere. Il fatto di nascere qua o la è una mera estrazione a sorte di fronte la quale tutti noi siamo stati impotenti. Quante volte mi sono chiesto perché sono nato in questa famiglia, perché ho vissuto con certe cose, ho visto certe cose, ho affrontato certe cose. Se siamo sinceri forse ognuno di noi almeno una volta nella vita si è posto la mia stessa domanda. Perché?

Se siamo d’accordo che tutti nasciamo all’inizio impotenti, con il crescere, con il passare degli anni dovremmo acquisire i mezzi e gli strumenti per cercare di cambiare le cose che attorno a noi sono malsane, che avvelenano il nostro vivere, che sono come un cancro per la nostra felicità.

Cresciamo e capiamo che abbiamo i mezzi per poter fare qualcosa, ma proprio in quel momento la soluzione non ci è poi così tanto semplice, la nostra mente capisce che non esiste e non esiterà mai una soluzione perfetta ai nostri problemi, che qualunque cosa noi decidiamo di fare, non è mai la cosa migliore, non potrà essere mai la cosa migliore, al massimo potrà essere la decisione meno pessima che potremmo saper prendere! “La meno peggio!”

A volte il limite umano è davvero grande e insormontabile, il non essere gli unici protagonisti delle nostre scelte è un macigno a volte davvero logorante, ma questa è la realtà alla quale dobbiamo pur dare una risposta.

Il fatto di essere umani e pensanti con dei sentimenti, mette dei freni a quelle che potrebbero risultare le soluzioni più efficaci, queste caratteristiche mettono dei paletti alle scelte, delle barriere ai risultati, toglie un po’ di ossigeno alla potenziale felicità.

E allora arrivati a questo punto che fare?

Tutti abbiamo i nostri problemi, più o meno grandi, con i quali tutti i giorni ci confrontiamo, cerchiamo di andare avanti, di tenere la testa alta. A volte avere la certezza di non essere fonte di problema per gli altri non è una liberazione, anzi. La vita umana non ha mai distribuito nella sua millenaria storia le stesse responsabilità a tutti, molti di noi si sobbarcano anche una responsabilità nei confronti di chi gli è vicino, qualcuno che non ha mai avuto un minimo senso di responsabilità. Questo è un peso perché ci fa portare rispetto anche a chi rispetto non ne porta, ci fa dare anche a chi non sa ricevere e minimamente ridare quel che ha ma che non meriterebbe minimamente, se si agisse con la massima razionalità.

Ho in ogni modo sempre pensato che nulla avviene per caso, per scherzo, per semplice statistica. Saper dare a chi è capace di restituire sarebbe troppo facile, tutti sarebbero in grado di poterlo fare. La cosa importante è quella di avere un cuore puro nel dare senza misura, non aspettandosi nulla in cambio. Questo aspetto è già difficile da scrivere qui in questa pagina, figuriamoci saperlo vivere in ogni giorno della nostra vita.

Speriamo di non rimanere soli, e di avere il coraggio di rivolgerci a Chi non ci lascia mai!


In memoria di Pat Tillman


2 commenti:

Anonimo ha detto...

sto coglione è morto sparato dai suoi compagni sveglia!!

Anonimo ha detto...

all'anonimo....
per me sei tu lunico coglione che scrive una merda simile..resta in anonimo che fai piu' bella figura!!!!!!!!!